La mostra, tenutasi nel 2008 con il sostegno della Provincia di Rovigo, vuole essere un omaggio alle piante così comuni, ma così preziose, che hanno forgiato la saggezza popolare, la cucina povera, e, perfino, pratiche magiche del Polesine contadino. Fondamentale punto di ispirazione è stato l'erbario composta da Fra' Fortunato (1637-1701), cappuccino erborista di Rovigo molto noto al suo tempo; nelle schede che compongono il volumetto, in ogni caso, sono state utilizzate fonti diverse - d'archivio e non - per dare una panoramica più vasta sulle erbe, sulle loro virtù, e sui loro usi.