In occasione della XI Settimana dei Beni Culturali ed in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Rovigo, l'Accademia dei Concordi, l'Associazione Minelliana e la Cooperativa Turismo e Cultura, nel 1995 l'Archivio di Stato di Rovigo ospitò una mostra sugli ultimi seicento giorni di guerra. Nella ricerca del consenso della popolazione, sempre più sfiduciata e stremata, giocò un ruolo fondamentale la propaganda, imperniata sui richiami alla Patria e alla famiglia, ma anche sull'ideologia razzista e sulla denigrazione del nemico. L'immagine offerta dalla stampa e dal Nucleo di Propaganda della Repubblica Sociale Italiana, tuttavia, appariva ben diversa dalla realtà quotidiana, fatta di editti e proclami, rastrellamenti e bombardamenti, sospetti e delazioni, ma anche di piccoli e grandi atti di eroismo e generosità, segno di un'umanità mai sopita. A distanza di quasi trent'anni, si è deciso di trasformare il catalogo pubblicato all'epoca in una versione digitale della mostra originaria, aggiungendo dove possibile le immagini dei documenti alle didascalie edite nello strumento cartaceo.