Archivio di Stato di Rovigo Sala Sichirollo - Archivio di Stato di Rovigo e Isituto per la storia del Risorgimento Italiano
16 aprile 2019 - Conferenza Ore 17,30
Edoardo Pittalis, giornalista e storico, dialoga con gli autori del LIBRO:
UN IMPERATORE A ROVIGO (1819) Apogeo Editore
di Maurizio Romanato e Maria Lodovica Mutterle
partecipano Emanuele Grigolato, direttore Archivio di Stato di Rovigo; Luigi Contegiacomo presidente Comitato di Rovigo Istituto per la storia del Risorgimento italiano
Francesco I d'Austria, l’Imperatore nato a Firenze, costretto a combattere per un ventennio Napoleone al quale ha sacrificato in sposa la figlia Maria Luisa, con il Congresso di Vienna ha consolidato l’egemonia austriaca sulla Penisola. Durante il viaggio in Italia nel 1819, diretto a Roma e Napoli per i colloqui con il Papa, il Sovrano visita per due volte la città di Rovigo. Partendo dagli appunti di Francesco I sui soggiorni rodigini, questo libro intreccia i giudizi e le impressioni dell’Imperatore con le cronache dell’epoca. Focalizza gli interessi dell’ospite e lo sforzo organizzativo e con documenti inediti fa luce sulle vicende dell’Imperial Regia Delegazione rodigina, dove in pochi mesi viene allontanato il conte Ferdinando di Porcia e il suo successore Carlo di Wüllerstorf è trovato morto a Gavello durante una battuta di caccia. Il Sovrano, accreditatosi come “buon padre” dei suoi sudditi e ben accolto in città, diventa persecutore dei Carbonari condannati a lunghe pene detentive allo Spielberg e a Lubiana. Terrorizzato dalle possibili rivoluzioni - in Francia la zia Maria Antonietta era stata decapitata - Francesco mostra il volto paranoico del potere inasprendo lo stato di Polizia e imponendo ferrei controlli sull’attività politica dei sudditi del Lombardo-Veneto.
Il volume è arricchito da un’ampia appendice che, oltre ai documenti reperiti negli Archivi di Stato di Rovigo, Venezia, Milano e Vienna, riporta le patenti imperiali del Lombardo Veneto, le relazioni dell’Imperial Regio Delegato Porcia, il quadro completo dei carbonati polesani condannati, inquisiti o solo sospettati, le valutazioni dell’inquisitore Salvotti sui processi ai patrioti, le lettere della Diocesi contro i Carbonari e quelle dei carcerati dallo Spielberg in Moravia.