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Archivio di Stato di Rovigo

ARMIR - I prigionieri polesani nel Gulag di Karaganda

Sala Sichirollo

25 settembre 2016 - Apertura Straordinaria

 

 Domenica 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Archivio di Stato di Rovigo propone un’apertura straordinaria della Mostra “Gli italiani di Crimea – la tragedia dimenticata” dalle ore 15.00 alle 19.00.

            Alle ore 17.00 il noto giornalista RAI Stefano Mensurati e due ricercatori, Heloisa Rojas Gomez e Dmytro Prosvietin, illustreranno i primi risultati della ricerca negli archivi del Gulag di Karaganda (Kazakistan), dove furono rinchiusi o destinati ai lavori forzati migliaia di militari italiani della sfortunata spedizione in Russia, dati spesso per dispersi o per morti dai comandi italiani, ma in realtà catturati dall'Armata Rossa. In quel Gulag, un gigantesco complesso di campi di lavoro e lager, pari alla superficie di Piemonte e Lombardia assieme. La relazione, dal titolo: “ARMIR – i prigionieri italiani nel Gulag di Karaganda”, sarà accompagnata da immagini di eccezionale rarità.

            Si tratterà della prima presentazione pubblica in Italia di questa straordinaria ricerca avviatasi questa estate con una spedizione in Kazakistan di 4 giovani ricercatori coordinati dall’appassionato giornalista italiano, che ha dato avvio ad un ambizioso progetto di ricerca negli archivi dell’ex Unione Sovietica, con il sostegno di “Assopopolari”.

            Analizzando le migliaia di schede personali dei prigionieri conservate negli archivi del Gulag, sono emerse insperatamente notizie di molti soldati polesani, di alcuni dei quali si era persa persino traccia. Riemergono ora quindi dall’oblio della storia i nomi di tanti giovani della nostra terra, come il primo a essere individuato, Aronne Chiorboli, figlio di Gelindo, nato nel 1922 a Bellombra ma residente a Ceregnano, contadino, arruolato come soldato semplice del 1° battaglione della "Divisione Vicenza", catturato sul fronte del Don e internato il 1° agosto del 1943 nel lager n. 99. Come lui altri polesani di Bergantino, S. Apollinare, Salvaterra…
            Il potenziale di questa ricerca è enorme, come spiega Mensurati, considerato che è stata analizzata sinora solo una piccola parte delle schede conservate nell’archivio del Gulag, dove sono emerse anche le schede personali degli oltre mille Italiani di Crimea lì deportati a partire dal gennaio 1942 in quanto potenziali nemici e di cui la Mostra inaugurata sabato scorso 17 settembre all’Archivio di Stato dal giornalista stesso bene illustra le drammatiche vicende.

            Saranno presenti i familiari di alcuni dei militari polesani dell’ARMIR e i Sindaci dei rispettivi paesi di provenienza.



Ultimo aggiornamento: 12/10/2022