Rovigo, Archivio di Stato - CineGap in collaborazione con RovigoComics, DeltaComics e Comune di Rovigo
9 aprile 2014 - Mostra d'illustrazione aperta fino al 18 aprile
“Riccardo Stevanin, tra cinema e fumetto” è la prima personale di Riccardo Stevanin (alias Rixte) ed avviene a due anni e mezzo dalla sua prematura scomparsa. L’Archivio di Stato di Rovigo, dopo aver accolto nella primavera del 2013 la donazione da parte della famiglia dell’intera opera illustrativa, mano/dattiloscritta e collezionistica (libri, fumetti, film in vhs, riviste), sarà anche sede dell’esposizione dedicata a Stevanin, con la messa a disposizione della sala “Sichirollo” dal 9 al 18 aprile prossimi.
Lo spostamento ed il riordino del fondo Stevanin presso l’Archivio di Stato sono stati coordinati dall’associazione CineGap, di cui Stevanin fu socio fondatore nel 2011. La successiva catalogazione del 60% del materiale, avvenuta negli scorsi 12 mesi, porta ora alla strutturazione di un’esposizione di disegni basata sul rapporto tra cinema ed illustrazione, senza dubbio l’interesse più evidente e persistente nell’arco della produzione dell’autore.
La torrenzialità grafica, l’affastellamento di suggestioni ed una fruizione cinematografica avvicinabile alla bulimìa cinefila da parte di Stevanin sono alla base dell’organizzazione espositiva, rendendo impossibile un tragitto ordinato in periodi, stili e formati. Ad orientare lo spettatore, in un percorso che restituisce fedelmente le suggestioni stevaniniane, vi sono riproduzioni ingrandite a colori delle notevoli micro-illustrazioni per etichette vhs, dedicate da Rixte a film videoregistrati, oltre ai brevi contributi scritti per l’occasione da amici, colleghi e conoscenti di Riccardo Stevanin.
Riccardo Stevanin, nato a Rovigo il 22 luglio del 1968, è stato tra i più atipici e non allineati personaggi della cultura rodigina della sua generazione. Dal padre - pubblicitario, fondatore della Pubblilux - eredita la passione per l’illustrazione, che da solo sposterà poi sull’immagine in movimento, diventando un cinefilo di riferimento nella sua città. Dopo il diploma di geometra ed il servizio militare tra i parà della Folgore - dove si guadagna lo pseudonimo di “paracadutista filosofo” - intraprende nella sua Rovigo una carriera sghemba e diseguale tra giornalismo (La Risposta, La Repubblica Veneta, Il Corriere di Rovigo) ed illustrazione, occupazione che gli varrà svariate commissioni, tra cui quelle da parte di CEDI - Turismo e Cultura ed Arcisolidarietà, le amministrazioni comunali di Lendinara, Rovigo e quella provinciale di Rovigo. Tra i principali fautori del Circolo Cinematografico Arci “A. Doinel”, nel 2011 - poche settimane prima della morte a soli 43 anni - è tra i fondatori dell’Associazione di Promozione Sociale CineGap.